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Kandinskij.

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Vasilij Kandinskij Diversi cerchi, 1926, olio su tela, 140,3×140,7 cm, Guggenheim Museum di New York.   Il celebre pittore e teorico dell'arte di origine russa, è considerato il principale esponente dell'arte astratta. Nato il 16 dicembre 1866 da una agiata famiglia borghese di Mosca, dopo aver studiato in adolescenza musica e pittura, viene avviato agli studi di legge. Conseguita la laurea in Giurisprudenza, rifiuta una Cattedra universitaria per dedicarsi alla sua passione per l’arte, capace di trasportarlo “fuori dallo spazio e dal tempo”. Anche il contatto con la musica si rivelerà in seguito fondamentale per la sua evoluzione artistica come pittore. Due sono gli avvenimenti che in questi anni daranno un contributo fondamentale alla suo percorso iniziale: la Mostra degli impressionisti francesi a Mosca nel 1896 e la rappresentazione   del "Lohengrin" di   Wagner   al teatro Bol'soj. Lui stesso scriverà in "Sguardi sul passato"

La deshumanización de la ciudad, síntoma de la alienación humana

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Es desafiante hablar de desafíos, y más cuando se hace frente a un presente del que puede no tenerse el más amplio horizonte, esto por encontrarse inmerso en él. Bien dijo Napoleón apuntando la lectura de El Príncipe, de Niccolo Machiaveli, que a la montaña se le puede observar más grande o más pequeña según la lejanía, pero aún el observador se puede situar en la cumbre de la misma y podrá tener frente a sí un basto horizonte. La reflexión sobre los desafíos de la ciudad de hoy puede hacerse desde no pocas ópticas y tomando en cuenta distintas corrientes de pensamiento o bien haciendo énfasis en determinados aspectos, pero será la jerarquía de los cuantiosos desafíos y la manera en que éstos puedan englobarse para que esta reflexión pueda ser lo más cercana a la realidad y se convierta en algo más que un ejercicio intelectual: en un verdadero análisis para mejorar la vida del hombre en la ciudad. Viene entonces a la mente la no atrevida aseveración de José Ortega y Gass

Arcimboldo. Il carattere burlesco di una mostra.

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Arcimboldo. Il carattere burlesco di una mostra. Giuseppe Arcimboldo L’Ortolano (Priapo) / Ciotola di verdure 1590-1593 circa Olio su tavola / 35,8x24,2 cm Cremona, Museo Civico “Ala Ponzone”  Solo di recente è apparso chiaro che le teste fantastiche di Arcimboldo si basano su studi della natura condotti in modo del tutto oggettivo, nel contesto della nuova disciplina delle scienze naturali. Ci ò significa che la “visione icastica” di cui parla Comanini, cio è la rappresentazione del mondo reale in Arcimboldo, che condensa la ricerca individuale e specifica di ogni singolo oggetto per meglio definirlo e classificarne la specie all’interno del mondo vegetale o animale, era originale al pari del suo metodo compositivo e “fantastico”. Questa raffigurazione che imita la natura crea un effetto divertente, tanto da affascinare lo spettatore, suscitando in lui una sorta piacere intellettuale. Con il su